Piove, è Venerdì. Sono a Legnano. Nella prigione dell’indie rock lombardo è il turno di Casiotone. Il miracle man dell’Indie-tronica contemporanea, per alcuni. Per altri solo l’ennesimo freak da honoris causa. Ben certi che un’implicazione non negherebbe l’altra…arriviamo al Jail con curiosità e interesse. Sul Palco i Dead Science, costola di scarto del progetto culto Xiu Xiu. Sam Mickens e i fratelli Bischoff from Seattle. Propongono un menù a cavallo tra Avangard Jazz e noir pop. Il tutto slegato a dovere con una buona dose di umorismo dissonante. Contrabbasso violentato con un crine, batteria pazza e tarantolata e chitarrino arpeggiato con solennità stucchevole…a condire il tutto una vocina solenne stile Geoff Farina dei tempi di “Bed is in the ocean”. Così tra il serio e il faceto Owen Ashworth, alias CFTPA, prende le redini della serata. Incipit orientato al turntable “da cameretta” ricalcando la tracklist del suo recente “Etiquette”. Owen è un uomo solo. Il microfono nella mano sinistra e mille pulsantini schiacciati dalla destra. Un’artigiano del suono. Costruisce canzoni e le rifinisce con mille gingilli…irrefrenabile preda del suo impulso creativo. Ne escono “New Year’s kiss”, “Nashville parthenon” e il singolo “Young Shields”. Viene smentito il mio presentimento di soffrire l’ascolto. Nonostante le parole siano masticate e mai cantante. La prova del nove per sostenere come un uso creativo delle macchine possa coinvolgere l’ascolto con quella dimensione partecipativa di una performance degna di questo nome. Quella forza centrifuga che pensavo possedessero solo i Notwist e annessi. Rientrano i Dead Science al completo e intonano una buona mezzora di Indie-rock lo-fi sui canoni west coast dei beneamati Pavement. Quand’ecco che su “Happy mother’s day” ricompare Sam Mickens, che regala una poesiuola astratta, accompagnato da un tastierino. Sembrerebbe tutto un film di Danny Boyle…direi… “Shallow Grave”. Qui il cadavere sepolto sarebbe il concerto-rock nella sua concezione iconoclastica. Son quelle parole che mi riempono la bocca per almeno 4 secondi netti. Poi sì dissolvono…direi nella nebbia della bassa che mi aspetta di ritorno.
(Tum)