Difficile spiegare in quattro parole cosa può voler dire, alla fine di un periodo, mettere nero su bianco tutte le emozioni raccolte strada facendo… in quel caso ti devi attrezzare, soprattutto se non puoi fare molto affidamento sulla tua memoria. Così come una piccola formichina che si prepara ai periodi di secca, ancora un po’ sbronza (la maggior parte delle volte) e con il cuore ancora che palpita a tempo con i bassi, arrivata a casa da un concerto scrivo quelle 4 o 5 frasi che mi faranno ricordare di quello che ho visto, sentito, ma soprattutto provato in quella occasione.
Ogni concerto va vissuto come una nuova avventura da intraprendere, dato che comunque non si sa mai come andrà a finire… di decine di live in tre mesi, alla fine bisogna sceglierne 3 o 4 e ogni volta è difficile quale aspetto premiare, per così dire, come scegliere tra il più bello, il più bravo, il più divertente, il più sperimentale o quello che mi ha stupito maggiormente… e se poi non vi piacessero?!? Quanti dubbi, miei cari Freakers!!! Speriamo di avere conquistato qualcuno di voi almeno, giusto per potermi sentire appagata nelle scelte fatte…
Direi che già il livello di confidenza è tale da potermi permettere di farvi entrare un po’ più intimamente nella mia testolina, e quale modo migliore per farlo se non riportandovi direttamente qualcuna di quelle “colorite” espressioni della mia vacillante memoria, un pezzettino vero e proprio di quel block notes ormai obsoleto e scarabocchiato in ogni angolo che ancora resiste all’Android minaccioso!
Perciò non spaventatevi se in questa occasione vi sembrerò più stramba del solito, è solo la stanchezza che mi porta a dire determinate cose…come ogni volta mi auguro che almeno uno di questi responsi possa essere quel pizzico interessante da spingervi a guardare e sentire oltre e magari a cercare lo stesso live a cui poter assistere per confermare o ribattere alle mie opinioni… Diario Di Bordo, parte VIII (vecchietti eh?!?)…let’s go!
IL DISORDINE DELLE COSE
(dagli appunti notturni: sempretroppobravi…aaaaaaiooooliiiamooooo)
Io li amo da seeeeempre… conosciuti grazie a BF alcuni anni fa, non li ho più lasciati… erano i tempi del loro primo e omonimo album, in cui si potevano ascoltare bellissime canzoni e scoprire incredibili collaborazioni (c’erano Benvegnù, Notari, Syria, i Perturbazione, e altri grandi featuring), poi iniziano i live, anche quelli di notevole impatto sul pubblico… ma è l’esperienza della realizzazione del nuovo disco che regala alla band piemontese quella marcia in più, infatti “La Giostra” straordinario secondo lavoro, totalmente autoprodotto viene registrato in Islanda, nello studio in cui registrano i Sigur Ros, credetemi, questo salto di qualità è assolutamente evidente sia nel suono vero e proprio che nell’approccio della band con il palco. Il concerto è stato essenziale ma stupendo… grandissimi musicisti che hanno come scopo una storia da trasmettere e lo fanno nel modo più naturale possibile e attraverso lo strumento più comprensibile in assoluto, la buona musica. I nuovi pezzi sono tutti da ascoltare con minuziosa attenzione e su quelli precedenti e più noti, si canticchia timidamente per non rovinare la magica atmosfera che riecheggia nel locale (qualche problemino tecnico legato all’acustica non manca, ma ormai in quel locale è routine)…Da sentire assolutamente al più presto!
CRIMINAL JOKERS
(dagli appunti notturni: troppa energia/follia/euforia/batteria/alcol…)
Quando uscì “Bestie” ero un po’ titubante su quello che sarebbe stato il risultato live, d’altronde io ero abituata a degli scapestrati e casinisti “ragazzetti” che con degli strumenti in mano ci davano dentro senza prestare molta attenzione a stili precisi e dimenticandosi talvolta tempi e stacchi sul palco. Beh, deve essere successo qualcosa di davvero prodigioso, “Bestie” innanzitutto viene apprezzato dalla maggior parte degli addetti ai lavori e devo ammettere che quell’italiano che mi spaventava tanto, non è affatto un ostacolo, al contrario, i Criminal guadagnano in credibilità. Il concerto è tutt’altro che improvvisato come temevo, ben strutturato e i pezzi del disco suonati molto bene live acquistano quella strana energia, come una sorta di pazzia consapevole! Il gruppo è assolutamente più responsabile dal punto di vista musicale, ma rimane intatta quella spensieratezza rock che fa saltare e ballare tutti come molle impazzite…forse il concerto più divertente da qualche mese a questa parte, di quelli in cui alla fine ci si deve proprio strizzare dal sudore…grandi Criminal, casinisti si, ma con cognizione di causa!
ZIBBA
(dagli appunti notturni: ricordachehopiantoquasituttoiltempo…che voce!!!)
La magia, l’intensità, la passione di un grande cantautore e la bravura di una band formidabile…questo tra tutti è il live che più mi ha emozionato…Il progetto Zibba & Almalibre nasce nel lontano 1998, da allora si sono avvicendati lavori stupendi e live unici e particolarmente apprezzati dalla critica specializzata. Devo ammettere che i preconcetti legati a questa straordinaria realtà musicale erano tantissimi, legate a quelle apparizioni televisive, che generalmente non garantisce quasi mai la “bravura” vera e propria di un artista. Nel 2010 esce “Una Cura Per Il Freddo” e credetemi , non esagero quando dico che dischi di questo livello se ne fanno davvero pochissimi ultimamente. Quest’anno poi la consacrazione definitiva, arriva finalmente uno dei più importanti riconoscimenti italiani alla musica d’autore, la Targa Tenco per il miglior album dell’anno (in ex equo con “Padania” degli Afterhours, mica cose da nulla) …dopo questa è deciso, si va a sentirli live. Cari lettori, che dire, quella voce così penetrante, difficilmente riuscirò a togliermela dalla mente, così calda e malinconica nel raccontare delle straordinarie storie di vita e d’amore. Se dovessi spingervi verso uno solo di questi live, Zibba sarebbe sicuramente il prescelto!!! Le parole poco riuscirebbero a spiegare l’emozione di un live del genere, mista ad adrenalina e commozione!!!
Vi stiamo sempre più sorprendendo con effetti speciali e se continuo così presto avrò anche il dono dell’onnipresenza, potrei raccontarvi di decine e decine di concerti che si svolgono contemporaneamente in tutta Italia, ma per ora dovrete accontentarvi di questi piccolissimi “sacrifici”, che questa volta hanno visto nella pioggia il mio unico e costante nemico…la citazione questa volta la estrapoliamo dal pezzo/persecuzione di Dellera “…le parole, le parole sono esplose in testa…” (Le Parole, tratta da “Colonna Sonora Originale”, 2012)…che rimane da dire, ah, ecco: STAY FREAKS…ON THE ROAD, cari lettori! 😉
Maruska Pesce _ indiemaruskapesce@gmail.com