Imaginary Beatings Of Love
(Alien Snatch! Records)
Come non innamorarsene a un primo ascolto? Bastano l’incedere ritmico dettato da No Particular Girl To Love e il coro di Take A Ride In My Machine. Roba che ti rimane in testa per giorni interi. Ecco che allora cominci a canticchiarla come uno scemo, com’è capitato al sottoscritto, in diversi momenti della giornata. È una febbre a cui è impossibile resistere. I tre giovani sardi resuscitano i morti a scudisciate di ’50 rock’n’roll, di soul, gospel, r’n’b e punk deviato. È quel garage che tutti sogniamo, sommerso da tonnellate d’un pop appiccicoso e dolce. Nelle 12 tracce di questo capolavoro risiedono quella furia e ostinata felicità che è in ognuno di noi nell’adolescenza e che sembra persa definitivamente nell’età adulta. I Love Boat suonano una musica che dovrebbe essere amata da tutti, che dovrebbe scalare le classifiche di mezzo mondo come accadeva con i Beatles, gli Stones, i Monkees, i Beach Boys. Le ragazze urlavano disperate e si strappavano i capelli come infette da un virus. Ecco che un semplice beat suonato da due chitarre e da una batteria può far impazzire letteralmente il pubblico, come accade ai loro concerti. Violenti attacchi d’isteria sulle note di Beautiful Mine e reazioni psicotiche all’attacco di Don’t Ask Me Why. E poi il pezzo che non ti aspetti, una gemma rara che ti lacera il cuore, Baby Don’t Worry, che il solo intro vale l’acquisto del disco. I Love Boat dalla Sardegna, terra bellissima in cui ha avuto origine una vera e propria nouvelle vague della musica indipendente, hanno sfornato dei pezzi che difficilmente verranno via dalla vostra testa. That’s Your Rule, Jimmy, For Your Love, The Faith e il bellissimo folk Agitated Love a chiudere il disco sono come lo zucchero filato sulle vostre t-shirt strappate e scolorite, come la gomma da masticare nei vostri capelli appena lavati, come la nutella sui vostri vecchi jeans.
(Tommaso Floris)
Per contatti: www.aliensnatch.com