Don’t Get Lost Or Hurt
(One Little Indian)
I Fantasmi Solitari sono uno pseudonimo dell’istrionico Tom Denney, co-autore dei misconosciuti inglesi Help She Can’t Swim. Il tutto nasce come un side-project e, quando la musica di Mr.Denney si incanala totalmente in questo nuovo mood rumoristico lo-fi, l’autore si accorge che Lonely Ghosts è finito per divenire il proprio epicentro creativo. Sulle prime le impressioni ingannano e ci pare che non manchi nessun ingrediente dell’indie-ologia iconoclastica che ci porta ad osannare una porcheria come questa: distorsioni dissonanti lo-fi, giocattolini stereofonici, campionamenti bucoloci post-moderni. Otto canzoncine volano veloci, ma a posteriori sembrano tutte la presa per il culo di loro stesse. Rimane l’eco sterile di un Casiotone abbozzato, la voragine di nervosismi à la Editors mal interpretati, di orchestrazioni a la Arcade Fire troncate a metà per compiacere le bizze di un esecutore psicopatico. Parafrasando il titolo del disco: anche a costo di farsi del male, meglio perderlo che trovarlo.
(Tum)