Margo Guryan: “Take a Picture”

Beautiful Freaks 23 Estate 2006 di Lorenzo Briotti 

Margo Guryan è una cantante pop che nel 1968 incide un album di ammaliante pop dal titolo “Take A Picture”. Margo Guryan, come molte colleghe, inizia molto giovane a suonare il pianoforte per riproporre canzoni di cantanti jazz. La svolta arriva presumibilmente con l’ascolto di Pet Sounds dei Beach Boys, sorta di Sgt Peppers americano. Come darle torto? Margo Guryan capisce che quella è la sua strada: inizia a comporre ed arrangiare insieme a John Hill una serie di pezzi suoi; grazie al produttore Creed Taylor ed alla Bell Records, viene registrato “Take A Picture”; il disco però non ha molto successo.

Come si sa il mondo dei collezionisti è molto strano: le quotazioni del disco, raggiungono negli anni quota 190 Dollari. Solo a questo punto sono i soliti giapponesi ad innamorarsene e a ristampare nella seconda metà degli anni 90, una versione bootleg dell’album. Segue poi la ristampa ufficiale della Cherry Red Records nel 2000 che ora ci propone anche il cd “Thoughts”, demo successivi all’album (saccheggiate tutto il catalogo della Rev-ola, sussidiaria della Cherry Red per capire meglio cosa è il pop americano femminile dei 60 guidato e plasmato, nella maggioranza dei casi, da un Dio di nome Phil Spector).

Da poco è uscita la ristampa su vinile di “Take A Picture” da parte dell’americana Sundazed. La sola traccia “Sunday Mornin’” contenuta nell’album, ha avuto un certo successo sempre nel 1968 nella versione degli Spanky & Our Gang (gruppo famoso nei 60’s, la risposta proveniente da Chicago ai Mamas & Papas); in realtà negli anni artisti del calibro di Glen Campbell, Astrud Gilberto, Julie London e Jackie DeShannon hanno riproposto diverse canzoni di Margo Guryan.

Ascoltando l’album, la vocina angelica di Margo Guryan ci porta ad atmosfere rarefatte e immagini di corse in prati pieni di fiori, sitar (“Don’t Go Away”), violini (“Love Songs”), e accenni di psichedelica (“Love”), la traccia conclusiva dell’album.
In fondo non siamo poi troppo lontani da quello che vogliono a volte riproporre gruppi come Stereolab, Broadcast o Belle & Sebastian….