Beautiful Freaks 29 – Inverno 2008 – di Lorenzo Briotti (lorenzobriotti@yahoo.it)
Definiti dal produttore David Rubinson come la “cosa più vicina ai Rolling Stones mai sentita negli USA”, i Moby Grape sono stati uno tra i più originali ed eclettici gruppi di San Francisco della seconda metà dei 60. Con in formazione ben tre chitarristi, i Moby Grape di questo primo album omonimo colpiscono per la freschezza e l’originalità dei loro brani che non superano mai i tre minuti, buon rock con venature soul e folk rock in cui gia ad un primo ascolto si resta affascinati. Il disco venne prodotto dalla Columbia sul finire del 1967, ebbe una promozione in grande stile con ben cinque singoli estratti dall’album, e vendette discretamente.
L’originalità che era servita alla band per emergere da una scena locale molto ricca gia con il secondo album Wow/Grape Jam si stempera a favore di un suono più classico e scontato. Il secondo fu anche l’ultimo album con la band al completo: il primo ad andarsene sarà Skip Spence, la mente geniale del gruppo che vantava un inizio carriera come batterista dei Jefferson Airplane, autore nel 1969 di Oar, fantastico album solista.
Tutta la discografia della band è stata ristampata pochi mesi fa dalla Sundazed (sia in cd, sia in vinile 180 grammi) e arricchita da bonus track; per problemi di diritti, l’etichetta newyorchese ha dovuto ritirare dal mercato i primi due album: un vero peccato, ma qualche copia ancora si trova in giro……