Beautiful Freaks 26 – Primavera 2007 – di Lorenzo Briotti (lorenzobriotti@yahoo.it)
Questa rubrica di Beautiful Freaks, si è sempre occupata del meglio tra le ultime uscite discografiche del passato, presentando ristampe di gemme più o meno nascoste dei 60’s e dei 70’s. Malgrado il nome della rubrica, abbiamo presentato sempre cd, ma come si sa nei mitici 60’s e 70’s uscivano solo vinili. E’ giunta l’ora di parlare di due interessanti cofanetti ( o cd set come dicono gli americani) della Rhino Records usciti in questi ultimi anni. Per i prezzi, se foste interessati ad approfondire non vi spaventate, su eBay li trovate anche a 40 Euro.
Forever Changes “The Golden Age Of Elektra”
L’Elektra records nasce nel 1950 negli Stati Uniti come folk label; viene fondata da un tale di nome Jac Jolzman con un capitale di soli 300 dollari. Personaggio intraprendente questo Jac Holzman: produce tutte le tendenze che attraversano la musica pop degli anni ’50 e ’60 negli Stati Uniti con disinvoltura occupandosi di persona della produzione di gran parte dei suoi dischi. Verso la seconda metà degli anni ’60 si accorge che qualcosa sta cambiando, percepisce che probabilmente la rivoluzione iniziata da Elvis Presley era solo l’inizio: si circonda di collaboratori di cui si fida ciecamente e va alla ricerca di nuovi artisti per ampliare il già nutrito catalogo dell’Elektra.
Racconta Jac Holzman “mi trovavo a Los Angeles nel maggio del ’66 quando Arthur Lee dei Love mi presentò una nuova band che suonava al Whisky a go-go. Mi fidavo ciecamente di ciò che Arthur Lee mi diceva, questa band erano i Doors. Li misi subito sotto contratto”.
Dopo tanti songwriters , folksingers, formazioni country – rock più o meno conosciute l’Elektra, prima con i Love poi con i Doors, si getta nella mischia della psichedelia. La grande intraprendenza del personaggio e della sua etichetta non si ferma qui: oltre ai grandi nomi tra cui è compreso anche un certo Tim Buckley e a decine di band rock’n’roll oggi dimenticate, vengono prodotti album “sperimentali” come quello dei Zodiac, disco in dodici tracce ispirate dai segni zodiacali o quello del grande agitatore musicale newyorkese David Peel (l’autore di “The Pope Smokes Dope”). Importantissimi anche i debutti: in Inghilterra viene prodotto il primo album dei Queen e soprattutto, sul finire degli anni ’60, vengono prodotti gli esordi degli Stooges e degli MC5 che non hanno certo bisogno di presentazioni.
Nel 1970 Jac vende tutto all’Atlantic e dal 1973 smette di occuparsi del suo gioiello. La Rhino records rispolvera tutto il catalogo dell’Elektra con un cofanetto da cinque cd dal titolo “Forever Changes” (nome ispirato dall’album “Forever Changes” dei Love) in cui si può trovare almeno una traccia di tutti gli artisti che hanno inciso per l’Elektra tra il 1963 e il 1973, con un libretto all’interno curatissimo ricco di foto, schede, ed interviste.
“CHILDREN OF THE NUGGETS: THE ORIGINAL ARTYFACTS FROM THE PSYCHEDELIC ERA 1976-1996”
La prima compilazione dei Nuggets uscì nel lontano 1972; venne ideata da Lenny Kaye, il chitarrista di Patti Smith con lo spirito di riproporre il meglio di quello che era stata la scena garage e psichedelica americana della seconda metà degli anni ’60, convinto che quel patrimonio musicale non doveva andare perduto.
Sul finire degli anni ’90, la Rhino Records ha riproposto una nuova versione dei Nuggets sottoforma questa volta di un cofanetto formato da quattro cd che ampliava la selezione iniziale dei Nuggets del ’72; ha seguito poi un altro volume dal titolo Nuggets 2 in cui si offriva il meglio della psichedelia inglese e mondiale sempre dei 60’s. Due anni fa infine, ne arriva ancora un altro dal titolo “the Children Of Nuggets: The original artyfacts from the second psychedelic era 1976-1996” in cui la “palla” è passata ai figli. Con “Children Of Nuggets” si passa con disinvoltura dal post-punk alla neo-psichedelia al garage degli ’80 senza usare un criterio di genere ma bensì “materiale”, ossia in base al gusto degli autori; anche fare una buona compilazione, si sa, è una forma d’arte.
Quattro cd con circa 100 canzoni che comprendono fra l’altro Barracudas, Fleshtones, Bangles, Rain Parade, Last, Lime Spiders, Plimsouls, Miracle Workers, Dream Sindacate, Cramps, Chesterfield Kings, Teenage Funclub, Church, Primal Scream, Prisoners, Milkshakers, Inspiral Carpets, band insomma che hanno in comune soltanto l’essere “60’s orientated”.
Il cofanetto comprende una scheda completa “traccia-per-traccia” con foto della band ed informazioni varie. Come c’è scritto, è il Nuggets dei dischi che hai ascoltato tu, non i tuoi genitori….. come dargli torto? Chissà se veramente ci sarà, come ci dicono, anche un cofanetto chiamato “Grandchildren of Nuggets” con Kula Shakers, White Stripes, Hives, ecc…