BLUE
Vrec, 2012
I Quarter Past One sono una giovane band mantovana, che in questo disco affondano a piene mani il loro sound nel brit-rock degli Arctic Monkeys o dei Kooks. La sonorità delle chitarre, la tipologia della voce, la batteria incalzante e riff molto orecchiabili rappresentano certamente un marchio indelebile per questo genere di musica.
Dieci tracce molto brevi, due minuti ciascuna anche questo come prescritto dal genere, dove non c’è il tempo per fermarsi a pensare. Si parte con un feedback prima dell’inizio della traccia iniziale The candle and the sun e una volta attaccato non ci si ferma più. I suoni taglienti e le melodie ben fatte fanno scorrere l’album seguendo un gran ritmo. L’album si ferma solo all’ultimo pezzo At dawn, più strumentale e con parti lente che si alternano a parti più veloci. Dopo tutta la scarica di velocità mi ha dato lo stesso effetto di A certain romance, canzone finale dell’album d’esordio degli Arctic Monkeys Whatever people say I am, that’s what I’m not; non so se la cosa è voluta, ma il risultato, con le dovute proporzioni, è molto simile. Non ci sono particolari spunti originali e questo è ovviamente un punto a sfavore, ma essere originali in un genere che sembra aver dato tutto quello che poteva dare è davvero difficile, ma per gli amanti del brit-rock l’album sarà un piacevole ascolto.
Voto: 6
Piergiorgio Castaldi