FLATS

BETTER LIVING

One Little Indian, 2012

I Flats, esponenti del punkcore britannico, giungono finalmente alla pubblicazione di un disco completo dopo due EP nel 2010. In realtà le sonorità sono leggermente diverse da quelle a cui avevano abituato. L’album è leggermente più tendente al new metal, e simbolo di ciò è proprio la presenza della cover di “Crucifixion”, brano originale degli Hellhammer, gruppo heavy metal svizzero.
L’opera del gruppo londinese scorre via veloce, giusto trentacinque minuti di musica aggressiva e violenta, con cambi repentini di ritmi e impennate improvvise di chitarre e batteria. Ciò che contraddistingue tutto l’album è la potenza mista a rabbia ed aggressività, che esplode nel cantato, che in certi momenti, con le dovute cautele, ricorda la voce di El Chino dei Deftones nei momenti di violenza tipici del genere. Ho provato a leggere i testi, perché a volte mi risultano incomprensibili… e la cosa divertente è che in effetti non hanno molto senso. Sono semplicemente espressione di un disagio portato in musica. Probabilmente i Flats sono destinati a diventare i rappresentanti dell’hardcore dei prossimi anni, cosa resa evidente anche da pezzi come Country e Frostbite, con sonorità che ricordano molto i Melvins, ma che spaziano tra grunge, punk, noise e tratti metal, come dicevamo prima. Nel complesso ne esce un disco rapido, non digeribilissimo per chi non sia un amante del genere, ma sicuramente di forte impatto e che, a mio parere, può riservare parecchie sorprese, specie se si proseguirà sulla strada di Macabre Unit.

Voto: 7.5

Lucajames