Dead Man Watching

LOVE, COME ON!

Cabezon Records, 2012

Le tre anime musicali di questo progetto sono più che evidenti, c’è il sapore del pop malinconico moderno, l’ecletticità della musica sperimentale e l’approccio ordinato e narrativo delle canzoni d’autore, tutto ben miscelato da una moltitudine di suoni. Tre musicisti assai diversi tra loro, stilisticamente e musicalmente, eppure tanto maturi da incontrarsi verso un’unica direzione. Quello che apparentemente potrebbe sembrare un disco monotematico che parla solo d’amore, in realtà si dimostra essere un ascolto istruttivo e variegato, e l’amore è solo un timido filo conduttore, preso in considerazione forse solo per non perdere il segno di un’intensa e appassionante lettura. Il suono rimane sempre sotto controllo, seguendo per tutta la durata del disco una prestabilita intensità, la curiosità di scoprirne le sfumature cresce traccia dopo traccia, così tanto che nonostante la fatica iniziale nell’apprendimento, la fine sembra arrivare troppo presto. È proprio quel farsi spazio dell’effettistica sperimentale tra i suoni tradizionali che rende questo disco molto particolare, tanto che a volte ci si distrae dal testo della canzone in sé, per seguire con la mente quel filo immaginario che la musica crea, quasi senza sosta, senza una fine percettibile tra un pezzo e l’altro. Sembrerà talmente poco attinente al pop che siamo abituati ad ascoltare (e a produrre nel caso dell’Italia) che spesso e poco volentieri ci si dimentica che le menti che lo hanno generato sono italianissime e non inglesi ad esempio, e che si è davanti ad una vera e propria testimonianza pop, di bel pop, piuttosto che del solito rockettino che caratterizza le realtà d’oltremanica. Molto ricco ed abbellito, ma anche semplice e ordinato, Love, come on! fornisce un ascolto piacevole e non troppo finto, positivamente triste!

Voto: 6.5

Maruska Pesce