Trees of Mint è un progetto musicale di Francesco Serra, chitarrista e compositore autodidatta di buona esperienza. Tra i suoi lavori all’attivo segnaliamo la collaborazione per Home Movies, con colonne sonore per film amatoriali, e Micro Meadow, apprezzato album d’esordio a nome Trees of Mint del 2008 (Beautiful Freaks se ne occupò nel numero 28).
Il termine “progetto”, spesso abusato per designare prodotti discografici, è in questo caso idoneo. L’album è frutto di un lavoro di ideazione e sperimentazione, affidato allo spiccato intuito musicale dell’autore. Nello specifico, questo nuovo episodio è pianificato attorno allo studio del rapporto spazio-suono. La registrazione è stata effettuata in una stanza ampia e irregolare, con soffitti alti per una grande risonanza, caratteristiche che producono un particolare effetto acustico, non alterato da altri effetti in sede di mixing.
La chitarra elettrica è la grande protagonista dell’attenzione tecnico-espressiva dell’autore. Chitarra elettrica e loop-station sono gli unici strumenti impiegati, una scelta giustificata dall’intento che sottende il progetto. La composizione musicale è debitrice dell’esperienza ambient, invertendone tuttavia il paradigma. Non è musica per ambienti, non è scritta per accompagnare una particolare situazione o azione, ma musica che è essa stessa azione, che ha luogo in uno spazio-tempo fisico. Musica astratta ma legata anche al dato materiale, alla percezione sensoriale prima che all’intelletto. In un primo momento si percepiscono i passi o il tramestio sulle corde metalliche e il riverbero del suono, che si affina a poco a poco nella stanza tridimensionale come un distillato nella botte di rovere. In un secondo momento l’immaginazione è libera di plasmare ricomponendo gli stimoli e le cadenze, senza limiti semantici, non ostacolata da simboli linguistici. Artwork astratto e titolo del progetto sono gli unici segni che introducono l’esperienza d’ascolto. Una gradevole esperienza.
di Alberto Sartore