Cooperativa musicale partenopea, The Fabbrica 2.0 poggiano su una semplice struttura trilitica. Michele, Gennaro, Eros e i loro caschetti gialli: con questo autoprodotto iniziano a timbrare il cartellino. Liberi da salari e cappi assicurativi, non avranno prodotto occasioni lavorative, ma hanno fuso i colori degli sbullonati e un’utopica visione operaia, che quelli giù allo smorzo, forse non capiranno. In Sogni in Scatola Istruzioni per l’Uso rielaborano i loro curriculum musicali in un unicum particolare, aggiungo non operaio, nell’accezione callosa del termine, però interessante. Una mescola di chitarra acustica, puntellata da una solista educata, da effetto. In Credo capita che si incazzi. In Amirgal riflette. È una tavola basculante, in alto, su quartieri musicali da ristrutturare. C’è qualche suono sintetizzato. Ho pensato anche ai Sick Tamburo, ma non voglio scapicollarmi sull’impalcatura dei paragoni. L’album è caricato per intero su SoundCloud, provateci, sono intelligenti, non parlano dei 16 anni in motorino neomelodici. Vanno a piedi ma con gli occhi aperti, sul mondo, sui motorini. La qualità audio è migliorabile sicuro, il cantiere lavora bene.