We love you

WE GOT IT

Otium Records – 2012

All’Oasi di San Martino, terra di Puglia, è in cartello l’esplosione di Jon Spencer. Loro, i We Love You, amano i JSBX e aprono pure il loro concerto, chissà ammiratori di quel lignaggio newyorkese di sangue blu(es). E ci stanno un gran bene. Che questo sound venga da Bari invece che dalla Mela è solo un dato irrilevante; non si tratta di antipatriottismo, anzi, è affermare, al contrario, che in Italia si possa fare rock apprezzabile.

We got it. Minuti di vento stoner inaridiscono il paesaggio e la sabbia trema echi lontani dei Kyuss. La potenza (Motorheart Baby, We Love You) tra muri di suono intermittenti, va e viene su un binario, a volte isterico, di distorsione. Vocalizzi acidi corrodono il rumore fino a ricomporlo in un formato più solidale al paradigma indie, trascinando i primi ascoltatori in un jingle spiralico (Honest). Quasi pubblicitario. All’opposto si situa El Carroña, strumentale: un fungo allucinogeno in un paesaggio centrale dell’album che non lascia orme, in un deserto di buone intenzioni.

Sulle ultime due tracce è già alta la luna. Si prova a strizzare qualche cuore (So Sweet), stillando comunque un punto di domanda su alcune scelte. L’inglese troppo poco esplorato, qualche giro a vuoto. Il punto rosso in copertina è la spia di un inizio, siamo on-air e il rombo si sente in presa diretta.

Voto: 7/10

Pablo