Nascono dalla passione per la musica che fa conoscere Marco Burroni, Davide Mollo e Donald Renda. In un primo momento abbiamo suonato improvvisando e reinterpretando suoni e brani che ci piacevano. Poi è nato l’amore reciproco e la voglia di scrivere insieme. Si suona, si compone e si registrano album. Così nasce il primo progetto del trio, gli A Dog To A Rabbit.
Adesso stiamo lavorando a nuove cose, in italiano. L’amicizia tra noi continua anche se siamo focalizzati su nuovi progetti.
Com’è stato il cammino che ha portato alla registrazione di questo disco e come vi sembra il lavoro finale?
Abbiamo registrato nel nostro studio a Prato una demo da mandare alle etichette. Così abbiamo incontrato la Lady Lovely Records. Così è nato il nostro primo album autoprodotto, stampando e distribuendo una tiratura limitata di copie. Nel lavorare a nuove cose spesso succede che ci si ”dimentichi” degli amori passati, ma siamo profondamente legati a questo lavoro, e ne siamo orgogliosi.
Ed invece dalla critica e dal pubblico com’è stato accolto?
Chi ha ascoltato questo lavoro con la pretesa di trovare qualcosa di nuovo e ricercato è rimasto indifferente. Chi ha voluto ascoltare del buon rock è stato accontentato.
Ascoltanto il vostro A Dog To Rabbit ho sentito influenze che vanno dallo stoner per arrivare fino ai riff più catchy dell’indie degli anni ‘00. Sono questi i vostri riferimenti? Quali sono le band che vi hanno più segnato?
Non ci sono gruppi di riferimento, la buona musica in generale. Su due piedi sicuramente Beatles e Radiohead.
Ed invece cosa ascoltate nella vita di tutti i giorni?
La risposta potrebbe essere quella precedente, ma posso aggiungere (e sottolineare) personalmente che l’ultimo disco dei Radiohead è un capolavoro..
Ora siete in tour?
Non con questo progetto.
Cosa c’è da aspettarsi dagli ADTAR in futuro?
Una scarica di legnate nei nostri live ed un nuovo album.
Infine segnalateci qualche band della vostra zona che merita di essere ascoltata.
Giochi per Bambini.
(Filippo Maria Di Caprio)
Per saperne di più: www.myspace.com/adogtorabbit