Da quando, mesi fa, ho ascoltato per la prima volta il nuovo disco dei Tecnosospiri, cerco di raccogliere quanto più materiale possibile per dare quanta più veridicità possibile alle parole che ho speso su di esso (vedi BF35). I Tecnosospiri sono: Claudio Marciano (voce), Daniel Marciano (voce e chitarra), Emanuele Filosa (basso) e Fabio Sasso (batteria) e “I Lupi” è il loro secondo album dopo “In confidenza” e un primissimo LP del 2001 “Poi un giorno mi hai assassinato”. “I Lupi”, di notevole bellezza artistica, li ha portati su prestigiosi palchi italiani, su di tutti quello del Parco della Musica di Roma al fianco del grandissimo Paolo Benvegnù. Così saputo della data a Catania al Barbaralab, contatto il gruppo con la speranza di riuscire a strappargli un’ intervista. Preparo la solita bottiglia di buon vino che mi accompagna di solito in queste occasioni e aspetto… finché gli intoppi tecnici, naturalmente giustificabili, fanno sì che l’appuntamento sia rimandato alla fine del concerto! Arrivata al locale, il tempo di un saluto veloce al gruppo, inizia il concerto: la scaletta inizia con “Domani”, ironico pezzo tratto dal primo album, man mano seguito dalle meravigliose tracce da “I Lupi”, in un avvicendarsi spettacolare di ottima musica, momenti quasi teatrali e omaggi illustri (tra i più commoventi un pensiero allo storico terremoto di Gibellina con l’ausilio delle incantevoli parole di Sciascia). Il concerto finisce, lasciando spazio ad un caotico DJ set… è arrivato il momento! Un po’ perché non ho fatto altro che ridere e riprendere l’atteggiamento professionale è impossibile, un po’ anche perché, data l’ora tarda, i ragazzi sono esausti, accendo il registratore, dando vita, di comune accordo, all’intervista più insolita e anarchica della storia (cerco di non usare gli aggettivi che gli abbiamo attribuito durante la serata!); ormai la fila di domande che avevo responsabilmente preparato nel pomeriggio è andata, perciò né accenno qualcuna e i ragazzi hanno fatto il resto… e vi assicuro è stato meglio così… pressappoco e molto ironicamente faceva così:
Ditemi qualcosa di insolito sul disco, a parte il fatto che abbiamo scoperto che il chitarrista è anche un coraggioso cantante
Beh, diciamo che tra confusioni varie esce fuori che il disco è bellissimo, che Daniel aveva 38 di febbre quando lo hanno registrato e che lui si autodefinisce “un cantante alla bisogna”…
Prima di parlare con voi ho fatto una breve indagine, ma a questo punto “I lupi” sarebbe potuto essere il vostro primo album?
Pensiamo che ci sia un processo per ogni cosa, quindi non ci poteva essere “I Lupi” senza “In Confidenza”, anzi crediamo che un disco come “In confidenza” se fosse arrivato come terzo o quarto disco avrebbe avuto sicuramente un successo esagerato…
Tantissime collaborazioni nel vostro percorso, chi manca e chi proprio non vorreste incontrare musicalmente?
Noi siamo già fortunati perché abbiamo già collaborato con Amerigo (Verardi) e Paolo Benvegnù, quindi magari può collaborare con noi chiunque voglia… e chi proprio non vorremmo incontrare sono i big di oggi… (e qui i commenti sulle ultime vicende “sanremesi” si sono a dir poco sprecati! N.d.r.)
Se aveste avuto la possibilità di invitare qualche personaggio musicale, storico o politico, chi ci sarebbe stato ad ascoltarvi stasera?
Mastella subito! …noi siamo fan dei Beatles, sono i nostri eroi, quindi magari loro e Lou Reed.
Ma, a proposito, cosa ascoltano i Tecnosospiri?
C’è di bello che ognuno ascolta un po’ qualcosa di diverso, i gusti generali vanno verso i Beatles, Radiohead, Afterhours, anche Baustelle e COD, anche se ultimamente poca musica italiana… c’è Fabio che ascolta jazz, Daniel pop, Emanuele musica elettronica e Claudio musica cantautoriale, poi ci piacciono tantissimo le canzoni dei cartoni animati…
Beh, alla fine, alla mia curiosità di sapere dove il gruppo si immagina tra 10 anni, le risposte sarcastiche si sono sprecate, ma età e posti tranquilli a parte, sicuramente al primo posto c’è ancora la musica. Ad oggi, dopo anni, se mi chiedessero quale essenziale caratteristica deve avere un grande artista per essere considerato tale, al di là della bravura musicale, considererei tale la disponibilità e lo spessore morale… beh, dato ciò che avete potuto leggere sopra, i Tecnosospiri sono degli artisti eccellenti, perciò se vi capitasse di trovarvi nei pressi di un loro concerto non esitate ad andare, ne vale davvero la pena. (Mska Pesce – purpetz.mska@hotmail.it)
Per saperne di più: www.myscape.com/tecnosospiriband