Goes to Hollywood
(X-Treme rising)
Le immagini del booklet, macchine sportive e un certo “pimp style”, mi mettono in guardia. Devo ammettere che l’ascolto di “goes to Hollywood” dei Blame ha messo a dura prova le mie orecchie. Non è una mera questione di gusti, sui quali, come ben sappiamo, non est disputandum, ma è tutto l’insieme che non mi convince. Va bene, è riduttivo fermarsi all’apparenza, ma l’estetica ultra patinata, ai limiti del pacchiano, del cd fa immediatamente pensare ad un prodotto confezionato in base ad esigenze di marketing e recenti tendenze musicali. Potrei essere solamente prevenuto, ma il problema è che la mia sensazione iniziale viene, ahimè, confermata sin dal primo ascolto. Un crossover già sentito rimodernato con il metalcore che tanto va di moda oggi. Sebbene i pezzi siano ben arrangiati e mixati (in cabina di regia troviamo Frank Andiver), la tentazione di passare in fretta alla traccia successiva è veramente troppo forte, e spesso tra un pezzo e l’altro non si avverte neanche differenza e quando c’è qualche stacco (“Feed”), l’immancabile pezzo lento, vengono fuori i limiti vocali del cantante, già anticipati nelle tracce precedenti. Forse questi ragazzi ci mettono l’impegno, ma non arriva alle orecchie di ascolta. Più sudore e creatività, e meno programmazioni a tavolino.
(Arturo Bandini: polluc3@hotmail.com)
Per contatti: www.myspace.com/lifeisnotlikeaporn