Tony Borlotti E I Suoi Flauers

A Che Serve Protestare?
(Teen Sound Records)

Molto spesso ripetersi ossessivamente non è un difetto, ma può esser un pregio. Soprattutto quando le musiche scritte e suonate sono belle e pulite e i testi molto intelligenti. Tony con i suoi Flauers sono dei tipi giusti, sono dei tipi beat, impavidi cavalieri del beat tricolore. Lo stesso suonato nei ’60 da una sfilza di mitiche band: I Bisonti, The Red Roosters, Jaguars, I Condors, I New Dada, I profeti, i sardi Barritas ecc. ecc…  In strenua difesa dell’immensa eredità che ci ha lasciato quella decade, Mr Borlotti e la sua banda perseverano con il sound che li ha resi celebri. Melodie nostalgiche e testi aggiornati ai nostri tempi. In questo sta l’originalità del gruppo. È forte il senso di estraneità e di naturale repulsione nei confronti della nostra epoca. In un mondo in cui tutto appare sempre più incomprensibile, in cui regna l’inciviltà e l’ignoranza, la violenza e la stupidità. In cui la comunicazione e la socializzazione avviene attraverso mezzi digitali. In cui lo scopo primario è rappresentato dal consumo e dal lusso. In cui la trasgressione viene espressa per mezzo di piercing, tatuaggi e droga. In un paese in pieno regime dittatoriale. Quindi a che serve protestare? Serve, serve. Grandi Borlotti e i suoi Flauers, la cover No No no no dei Sorrows e la Teen Sound (che persiste eroicamente tra vinili, shake e proteste musicali).
(Tommaso Floris)
Per contatti: www.mistylane.it