Handmade
(Alkemist Fanatix)
Il gruppo nasce quasi per caso nell’estate del 1996, senza uno scopo ed una direzione musicale precisa da prendere. Si sperimenta, avvengono cambi di line-up e finalmente negli anni seguenti si iniziano a vedere i primi frutti, culminati nel 2002 con l’incisione del primo album, mentre l’album in oggetto di recensione arriverà solo 3 anni più tardi. Ascoltando questo “Handmade” la cosa che più risalta è un perfetto esempio di come non sempre siano necessari “effetti speciali” per riuscire a produrre un buon album. I LazyBums infatti fanno della semplicità la loro arma vincente, cimentandosi in 9 brani di chiara influenza grunge dove a farla da padrone sono l’atmosfera che si diffonde da ogni nota e la voce cristallina e suadente del cantante. Soprattutto quest’ultima è il vero punto di forza di ogni brano, attorno a cui ruota tutto il resto nelle canzoni della band. Volendo trovare qualche difetto direi che la voce del vocalist forse copre troppo il resto degli strumenti, in particolare la chitarra e la batteria risultano un po’ “fiacchi”. Per il resto le canzoni, cantate in inglese, sono orecchiabili e si lasciano ascoltare.
(Quincy)
Per contatti: www.lazybums.it