(One E Music)
David Petrosino si presenta con questo disco di 12 tracce piene di influenze, dal progressive al metal, maturate nelle sue numerose esperienze in Italia e all’estero. Musicalmente molto curato, aggiunge una rarità stilistica per un cantautore italiano: tutti i pezzi sono in inglese e nei testi sono presenti molte rime. Si sente la presenza degli anni ’80 in molti brani, da “Slice of happiness” a “Under my skin”. Però personalmente, il pezzo più riuscito è “The Chinese Place” che ricorda (e non so se Petrosino abbia annoveri questo gruppo tra le sue influenze) i Foo Fighters. Il disco scorre ottimamente e in modo convincete, mascherando (anche nella voce) un’italianità che troppe volte penalizza i prodotti nostrani cantati in inglese.
(Filippo Maria Di Caprio)
Per contatti: www.petrosino.biz