Piano, synth, chitarra, basso, vari tipi di percussioni, violoncello, tromba ecc.. Beatrice Antolini suona tutto questo e altro ancora, quasi tutto quello che gli capita sotto tiro. Il suo estro e la sua fantasia l’hanno portata a scrivere delle canzoni meravigliose, difficilmente descrivibili, talmente è grande lo spettro a cui queste fanno riferimento. Dei valzer che passano dalla bossa nova al punk, dalla classica contemporanea e non al rock più sperimentale. Sopra tutto risuona un qualcosa di fantastico, mitico, surreale, cartooniano, gotico che potrebbe fare da colonna sonora a un film di Burton. Beatrice Antolini è una grande artista che ha un raro talento e lo dimostra senza impaccio, con una semplice padronanza dei suoi mezzi. L’atmosfera intimista del teatro di Pietralata è perfetta e si sposa con la musica della cantante/musicista. Il contatto stretto con la band ci permette di godere appieno di un’ora incantevole fatta di melodie sognanti e magiche, di timbriche appena jazzate, di carillon elettrici, di cinema muto, di esotismo waitsiano, di fiabe disneyniane. Nel live nulla è lasciato al caso, ma tutto viene studiato minuziosamente. Beatrice accompagna ogni sua composizione con grande pathos ed energia, non sbaglia nè una nota nè un gorgheggio e conquista tutto il pubblico che senza accorgersene è tornato un fanciullo.
(Tommaso Floris)