Ultimamente ne ho sempre più piene le scatole di sentire il rock’n roll spacciato come genere. Il rock’n roll o lo si suona o niente, mettetevi in quel cacchio di cervello che non è un attitudine, al massimo uno stile di vita. E quelli che oggi lo praticano, in tutti i sensi, sono un esiguità. Ma la gente o ha una versione distorta del concetto o non sa proprio cosa è il rock’n roll. Gli Hormanas sono tra quei pochi reclusi che danno una propria versione del rock’n roll delle origini mischiato con del sano punk alla Gun Club e Oblivian. C’è spazio per roots, un armonica tagliente che fa da contorno ad un blues malato, post punk che insegue un rock’n roll alla Chuck Berry o Bill Haley e old country alla Johnny Cash. Chi è che va ancora in giro con un contrabasso?? Gli Hormanas tengono il palco alla stragrande e il pubblico gradisce l’intero live dondolandosi dall’inizio alla fine, con una chiusura strepitosa, armonica ipnotica e schitarrate deliranti. Non male gli Steak Knives, gli Stooges de’ noi artri, e i Radars grezzi e minimali.
(Tommaso Floris)