Per la serie giovani talenti crescono, un nuovo combo di enfant terribles, duo di Brighton, lei alla chitarra, lui alla batteria. I Blood Red Shoes crescono a pane e grunge, echi nirvaniani in primis si riaffacciano alla prima strimpellata. Il sound è semplice e duro, ma con uno slancio pop e un groove da disco impresso da una batteria propulsiva. Chitarra secca ed elementare, spesso basta solo una corda a dare la melodia. Precisi nell’esibizione e nell’intrecciare le voci, forse troppo. It’s Getting Boring By The Sea è seguita da You Bring Me Down, è solo il rodaggio, lei rigida e timida, lui teso e violento. Si lasciano andare un poco con il singolo fresco fresco di pubblicazione I Wish I Was Someone Better e con Stich Me Back e Try Harder, ma giungiamo quasi al termine, dato che la band ha messo alla luce qualche ’7 e un singolo. Live impeccabile dal punto di vista tecnico, leggermente freddo da quello scenico. Una lacrimuccia versata ripensando ai miei quattordici anni, ai Nirvana, ai Supergrass, ai Feeder, agli Ash, ai Blur di Song 2 e Chinese Bomb. A loro il merito di aver rivisitato un genere conferendogli nuova linfa e veste. Il che è già un piccolo traguardo. Aspettiamo caldamente l’album in uscita a gennaio prossimo.
(Tommaso Floris)