Hellacopters – Roma 7/12/2005 Live @ Jailbreak

Roma, in una notte che tra le fiamme poteva benissimo essere Detroit, sotto il fulgido graffio dell’hard rock scandinavo: gli Hellacopters live al Jailbreak. La band che dagli anni ‘90 continua a infuocare le platee rock, a bruciare i corpi dei nostalgici per il periodo che ha immortalato band come Kiss, Radio Birdman, AC/DC, MC5.
Dopo ben 8 album, di mettere al chiodo la chitarra non ne vogliono sapere anzi pare proprio che il trascorrere del tempo abbia avuto sulle esibizioni live dei cinque l’effetto del vino e il peso di una nocciolina. Ma per questo meglio chiedere ai Richards e agli Iggy del caso. Se altalenante e criticabile la produzione artistica firmata Hellacopters degli ultimi anni, il momento live resta l’esempio perfetto e autentico di come il rock’n’roll sia nato per unire folle, far incontrare corpi e agitare gli animi. Gli scettici sappiano solo che una fila degna dei best rock kings back in town, si accalcava al di fuori del locale come un serpente febbrile attorno alla mela del peccato: anche con qualche passo falso, quasi impossibile gustarsi lo show degli Small Jackets, chiamati ad aprire lo show giusto il tempo di accogliere Miss Adrenalina pronta a scatenarsi di li a poco. Fatti largo dalla sicurezza tra il pubblico, i cinque svedesi hanno racchiuso in un’ora e mezza da mezzanotte di fuoco i migliori brani della loro carriera: il calore si è trasformato in delirio per canzoni più datate, come Toys and flavours da High visibility e By the grace of god dall’omonimo album, soprattutto rispetto le ballate tratte dall’ultimo disco (“Everything’s On Tv”, “Put Out The Fire” e “Monkeyboy). Dita veloci, voci taglienti, un bassista che non stava più nella pelle al grido del bis, riprese, rincorse a ritmi sfrenati, senza nessuna concessione per le gambe stanche. Se ormai gira la voce che ai concerti non balla più nessuno o è roba da primi della fila sotto il palco, c’è ancora chi ha la fortuna di trovarsi in mezzo a giungle di persone possedute dal demonio del r’n’r. “Rock’n’roll will never die”: gli Hellacopters lo sanno bene e ce l’hanno ricordato.

(Alessia De Luca & Paolo Cipriani)